Antibiotici: una guerra ancora in corso (parte 2)
Con il termine antibiotico ci si riferisce ad una sostanza prodotta dai microbi (tra cui i funghi) e i suoi derivati che uccide batteri sensibili o che ne inibisce la crescita.
Ma cosa sono i batteri?
Si tratta di microrganismi molto piccoli (dell’ordine di micron, cioè 10-6 metri) unicellulari e procarioti, cioè formati da una singola cellula che non presenta il nucleo, ma che possiede solamente una parete cellulare, una membrana cellulare e del materiale genetico insieme ad una serie di molecole chiamate enzimi che permettono di sviluppare un metabolismo.
I batteri sono ubiquitari, si trovano cioè ovunque; ovviamente diverse specie batteriche vivono in diversi ambienti. La maggior parte dei batteri è innocua per l’uomo, ma data la loro numerosità, quelli pericolosi rimangono comunque molti. La principale distinzione dei batteri in medicina si effettua mediante la colorazione di Gram. Questa tecnica prevede di osservare al microscopio un preparato contenente dei batteri precedentemente trattati con alcuni coloranti specifici, di cui il principale è il cristal violetto. La differenza tra Gram positivi e Gram negativi risiede nella composizione di membrana e parete cellulari: i primi possiedono una sola membrana e una sola parete spessa, mentre i secondi due membrane e una parete sottile.
A differenza dei virus (di cui si è tanto sentito parlare negli ultimi anni) non hanno bisogno di infettare una cellula per sopravvivere, ma possono compiere il proprio ciclo vitale autonomamente nell’ambiente e quindi anche all’interno del corpo umano.